Rivista online per la scuola per promuovere l’innovazione nella didattica- ISSN: 2239-6187
 

Tra analogico e digitale


Il racconto e la descrizione di una singolare esperienza nella scuola Primaria

Annamaria Bove, boveam@gmail.com
Docente di Lettere – I.I.S. “Enzo Ferrari” – Castellammare di Stabia (Napoli)

Premessa 

Il titolo “Tra analogico e digitale” non contrappone la carta e la penna alle macchine, né intende sottolineare una differenza tra “vecchio” e “nuovo”. Il binomio “analogico-digitale” per mostrare come l’attività analogica, intesa come realizzazione di un processo manuale, può ben convivere con quella digitale. Quando poi l’esperienza viene svolta nella scuola Primaria, con bambini di 10 anni che frequentano la quinta classe, allora diventa veramente interessante.  

Come nasce l’esperienza

Tutto parte da un Progetto, PON FSE (Potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico), dal titolo “Educare per tutelare” e dal modulo  “Sulle tracce della nostra storia” che mi è stato assegnato (dopo aver partecipato alla procedura di selezione attraverso un bando per reclutare personale esperto) dall’Istituto Comprensivo 2° – Dati di Boscoreale in provincia di Napoli. La scuola, diretta dalla dott.ssa Pasqualina Del Sorbo, opera in un contesto archeologico molto ricco di reperti, trovandosi a nord di Pompei e non distante da  Portici, Ercolano e da tutte le altre località archeologiche vesuviane come Oplontis, Stabiae, Longola e Villa Sora.
Tutelare il territorio attraverso l’educazione alla propria terra, alle proprie origini, partendo dalla conoscenza del territorio stesso: questo l’obiettivo principale. “Sulle tracce della nostra storia”, il modulo che prevedeva un percorso storico/geografico/sociale del patrimonio culturale locale finalizzato alla conoscenza della storia, del tessuto sociale ed economico del territorio e allo sviluppo del senso di appartenenza, ci ha permesso di disegnare il nostro viaggio. Un viaggio durato 30 ore articolate in diversi incontri organizzati di sabato mattina, da ottobre a dicembre. Una scelta in linea con il tempo scuola che ha dato la possibilità ai bambini di vivere un’esperienza diversa alternando ricerca, studio, itinerari, uscite, documentazione fotografica e tanto altro. 

Le fasi del percorso

Fase 1 – Boscoreale: l’archeologia del territorio

Ricerca sul web (uso del pc e della lim in classe) per navigare in rete a partire dal sito ufficiale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Approfondimenti nella pagina dedicata a Boscoreale del sito “Pompeii”, visione della galleria immagini per capire le tappe del nostro percorso.  Lettura di alcuni testi ritrovati in biblioteca, di una guida turistica e di brochure. Alla fine, l’attenzione si è concentrata su “Villa Regina” e l’Antiquarium, soprattutto dopo aver guardato con i bambini il video di Alberto Angela (video inserito nel tour). Inoltre, i piccoli non avevano mai visto il sito archeologico e né visitato il museo, pur abitando nei dintorni perché l’intera zona, venuta alla luce negli anni ’70 dello scorso secolo, è completamente immersa nel quartiere “Gescal”, un agglomerato di case popolari, densamente popolato.

Fase 2 – Itinerari

Organizzazione degli itinerari, costruzione della mappa a partire dal disegno della planimetria (Fig. 1) del sito archeologico. Tutti al lavoro con carta e colori. Ricostruzione della casa con cartoncino e studio dei diversi ambienti. 

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Fig. 1 – Planimetria della casa riprodotta da Raffaele (solo 10 anni e tanta passione per il disegno).

Schede didattiche, flashcards, disegno e descrizione delle stanze, degli oggetti presenti in loco e dei ritrovamenti conservati all’interno dell’Antiquarium.

Fase 3 – La visita guidata

Uscite sul territorio: una bella passeggiata all’aria aperta per raggiungere l’Antiquarium e Villa Regina. Incontro con la guida e visita. Prima al museo per vedere da vicino ciò che abbiamo studiato e osservato sui siti web, per conoscere nel dettaglio l’origine della casa, il suo ritrovamento e le tecniche di conservazione nel tempo dell’antica dimora.
Successivamente, tutti giù verso la villa. Una lunga discesa che porta negli spazi che circondano la casa, dove è stata riprodotta la coltivazione della vite. La guida ci ha mostrato le stanze e le diverse caratteristiche di ciascuna a partire dal cubicolo per giungere alle dolie fino ad arrivare all’essiccatoio. Un percorso ricco, durante il quale abbiamo scattato foto, anche a 360° per realizzare i tour, preso appunti, fatto domande, approfondite le nostre conoscenze per poter, a scuola, svolgere le diverse attività che ci hanno permesso di creare viaggi virtuali e giochi “digitali e analogici”.

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                                    Fig. 2- Alcuni momenti delle nostre uscite.

Fase 4 – Dalle flashcards alla realtà virtuale

L’attività che ha incuriosito molto i bambini è stata quella legata alla creazione del virtual tour realizzato partendo dalle flashcards (Fig.3). 

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                                                     Fig. 3 – Flashcards.

Insieme con loro, come un vero e proprio gruppo di lavoro, abbiamo realizzato lo storytelling: cosa volevamo narrare? Cosa era importante, secondo noi, da mostrare, oltre quello che avevamo già visto sui siti? Così sono nati i tre percorsi, i tre tour, a partire dal primo, l’Antiquarium, con una foto a 360° scattata all’esterno del museo. Nel primo tour, come in tutti i tour, i bambini hanno imparato che è importante citare le fonti, ed abbiamo inserito i copyright e le attribuzioni. Partendo dalla planimetria che aveva disegnato Raffaele, i bambini hanno pensato che bisognava spiegare la villa, prima di continuare il tour, così è nata l’infografica (Fig. 4) che spiega nel dettaglio ogni singolo spazio della casa, all’interno e all’esterno. Tutti i tag sono stati corredati di foto e informazioni. Tag interessanti sono stati realizzati inserendo tutti i disegni e le schede preparate dai bambini, oltre la geolocalizzazione. Hanno imparato Google Maps, ad orientarsi e a spostarsi nella mappa, utilizzando le diverse visualizzazioni in 2D e in 3D, ricercando punti di riferimento hanno girovagato per la loro Boscoreale.

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Fig. 4 – Infografica realizzata sulla planimetria di Villa Regina.

Il passaggio al tour successivo permette di giungere all’esterno e dopo all’ultima tappa, il cuore della casa. Un viaggio nel passato visto dagli occhi dei bambini e attraverso un percorso di costruzione collaborativa. Il tour completo (Fig. 5) al seguente link

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Fig. 5 – Il tour.

Fase 5 – Villa Regina diventa un gioco

Costruiamo un gioco? Perché non facciamo qualcosa come il gioco dell’oca? Ed eccoli tutti a lavoro per progettare un gioco. E mentre stavo ottimizzando tutte le funzioni del tour, si avvicinano con un foglietto e un cartoncino e simulano il gioco che andremo a realizzare, ovvero “Alla scoperta di Villa Regina”. Siamo partiti dalla planimetria della villa che abbiamo fotocopiato in A3 e plastificato, inserendo prima alcuni elementi del gioco, il vero o falso e lo spazio per le domande.(Fig. 5)

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Fig. 6 – Il gioco da tavolo “Alla scoperta di Villa Regina”.

Ora, però, bisognava scrivere un regolamento e per farlo i bambini hanno continuato in gruppo a provare il gioco. A casa hanno ricercato vecchi dadi che non usavano più, dei segnaposti e con il cartoncino abbiamo scritto le domande. Dopo diverse prove e tentativi vari, senza farci mancare neppure qualche, chiamiamola, divergenza, siamo riusciti a scrivere il regolamento.

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Regolamento

PARTECIPANTI: 

  • 1 DIRETTORE/DIRETTRICE DEL GIOCO 
  • 4 GIOCATORI 

REGOLE

I giocatori dopo aver scelto la pedina, si posizionano vicino all’ingresso di Villa Regina (Punto 1). I giocatori lanciano i dadi, una volta a testa. Chi ha totalizzato il numero più grande comincia il gioco e a seguire gli altri giocatori fino al giocatore che ha totalizzato il numero più basso.

Il gioco consiste nel rispondere a determinate domande su “Villa Regina”.  Il direttore solleva una domanda dal mazzo di carte “DOMANDE” e pone la domanda al giocatore di turno. Il giocatore deve rispondere se la domanda è “VERA” o “FALSA”, posizionando il jolly sul cerchio vero o il cerchio falso. Se indovina guadagna un punto e può rilanciare i dadi, se sbaglia, resta fermo per un giro, passando la mano al giocatore successivo. Vince il gioco chi totalizza per primo 5 punti. 

OGGETTI  DEL GIOCO:

  • PIANTINA DI VILLA REGINA
  • 2 DADI
  • 1 JOLLY
  • 4 SEGNAPOSTI
  • 24 CARTE DOMANDE

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Fase 6 – Dal gioco cartaceo a quello virtuale

Abbiamo realizzato un tour virtuale, non possiamo creare anche un gioco digitale? Portiamo il nostro gioco nel pc? Facciamo una caccia al tesoro, nascondiamo qualcosa nella casa. Tante domande e tante idee ai bambini che mi hanno fatto venir voglia di provare a realizzare  con loro un Escape Room (Fig. 7). Prima gli ho spiegato che cos’è un escape room, facendogli degli esempi e poi hanno scritto le domande. 10 domande! E, quindi, 10 lucchetti (Fig. 8) e un regolamento per scoprire l’anno in cui Villa Regina è stata portata alla luce e il secolo al quale risale. Tutte le domande fanno riferimento alla casa, alle caratteristiche dell’abitazione. Quindi, dopo aver conosciuto nel dettaglio il sito archeologico attraverso i tour si è pronti a giocare. Il gioco al seguente link.

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Fig. 7 – Escape Room “Alla scoperta di Villa Regina”.

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Regolamento

Avete 50 min. di tempo per risolvere gli enigmi racchiusi nei 10 lucchetti e trovare la soluzione. Ovvero scoprire l’anno in cui la villa è stata portata alla luce e il secolo al quale risale. Per scoprire ciò è necessario rispondere a 10 domande e spostarsi nei diversi ambienti. Ad ogni risposta esatta vi verrà donato un numero o una lettera che servirà per trovare la soluzione finale. Ora è il momento di partire, mi raccomando, seguite gli indizi e annotate tutto (annotate le risposte facendo attenzione alle lettere maiuscole e minuscole, ai numeri) perchè la chiave vi permetterà di uscire dalla casa.

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Fig. 8 – Esempio di un lucchetto. 

Conclusioni

Dopo circa tre mesi di attività con i bambini posso ritenermi soddisfatta, non solo hanno avuto l’occasione di visitare il sito archeologico che sorge proprio vicino alle loro case, ma hanno imparato a progettare e costruire delle attività che sono nate dal loro desiderio di realizzare qualcosa di bello, si, perché hanno sempre detto: “Maestra, noi con questo Pon, dobbiamo fare cose belle.” E cose belle abbiamo fatto!

Soddisfatta anche perché i bambini non solo hanno presentato l’intero progetto alla responsabile dell’Antiquarium e di Villa Regina ma hanno fatto giocare tutti: dirigente, docenti, genitori e tutti si sono divertiti con l’escape room.

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Approfondimenti

Guida Turistica “Il Vesuvio e la sua Costa” realizzata da TESS Costa del Vesuvio S.p.A.

Brochure “Villa Regina” del Ministero dei Beni Culturali e Regione Campania

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Link

http://pompeiisites.org/boscoreale/

https://www.beniculturali.it/

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Annamaria Bove

Laureata in Lettere Moderne, docente, giornalista pubblicista e visual storyteller,  esperta nella didattica con le tecnologie e nella didattica dell’italiano, da molti anni conduce attività di formazione.
Attualmente insegna presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “E. Ferrari” di Castellammare di Stabia (NA) dove ricopre il ruolo di referente della comunicazione. Relatrice in convegni, ha pubblicato diversi articoli e saggi su riviste specializzate e continua a diffondere il giornalismo a scuola attraverso una specifica formazione per docenti e studenti, attivando redazioni e blog giornalistici.

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