Rivista online per la scuola per promuovere l’innovazione nella didattica- ISSN: 2239-6187
 
n.4 – 2022 – Video e multimedialità nella didattica

n.4 – 2022 – Video e multimedialità nella didattica

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IN QUESTO NUMERO
Pierfranco Ravotto

Tema del numero: Video e multimedialità nella didattica

Video prodotti dagli studenti: come valutarli?
Elena Balestrazzi

Elena Balestrazzi, docente di inglese presso un Liceo Linguistico dell’Emilia Romagna, offre con il suo articolo un eccellente contributo su come valutare i video realizzati dagli studenti. La valutazione, da sempre percepita come attività problematica, lo diventa ancor di più oggi se diretta alla valutazione di prodotti multimediali; ecco che questo articolo ci aiuta ad identificare quegli indicatori e descrittori che consentono la messa a punto di rubriche trasparenti e in quanto tali utili allo studente per focalizzare criticità e positività del proprio lavoro in una logica di un miglioramento continuo.


Insegnare il cinema con strumenti e piattaforme digitali
Marianna Morgigno

Marianna Morgigno, docente di lettere in una Secondaria in Campania, propone una audace ma basilare via per insegnare il cinema secondo un’ottica per cui, in primo luogo, va spiegato agli studenti come esso può ‘creare’ un mondo dal nulla, come se si trattasse di una magia. “Per fare ciò bisogna che i ragazzi conoscano le tecniche di ripresa, l’uso delle diverse inquadrature, l’uso della luce, dei vari piani e campi di ripresa […]”. L’articolo lo spiega egregiamente usando le tecniche multimediali. Per esempio “dopo aver visto il film ‘Billy Elliot’, i ragazzi hanno costruito una mappa mentale inserendovi collegamenti concernenti la musica, il periodo storico in cui è ambientata la vicenda, le tematiche centrali”.


Musica e animazione: quando il “classico” diventa “innovazione” Fare didattica multimediale con la tecnica della Stop Motion.
Daniela Marzano

Daniela Marzano racconta un  percorso interdisciplinare che ha realizzato in una Primaria in Toscana, focalizzato sulla realizzazione di video-animazioni, con approfondimento del linguaggio musicale, in particolare quello della musica classica. La tecnica di animazione che ha proposto è quella della Stop motion. Gli studenti si sono divertiti e hanno iniziato a sviluppare uno sguardo critico verso i messaggi audiovisivi.


Fare filosofia con i video: esperienze di co-costruzione della conoscenza
Lia De Marco

Lia De Marco, con riferimento all’esperienza che ha svolto nel Liceo pugliese dove insegna, ci parla del multimediale come design didattico ed educazione al digital thinking per costruire un percorso di studio della filosofia e dell’educazione civica. A partire da un libro si è avviata la produzione da parte degli studenti di un video di riflessione personale, presentato poi in un incontro in presenza con l’autore a scuola e conseguente dibattito culturale.


Efficacia dei gesti del docente nelle lezioni a distanza
Gisella Paoletti

Gisella Paoletti, Professore Associato all’Università di Trieste, illustra nel suo interessante articolo come le videolezioni, ampiamente usate nel periodo pandemico, potrebbero raggiungere ben altri livelli di efficacia didattica se si prestasse attenzione, durante la presentazione, all’importanza del guidare correttamente l’attenzione dello studente mediante lo sguardo e il gesto del Talking Head, in pratica la rilevanza cioè che hanno i  gesti, la  posizione del corpo, i movimenti delle mani di colui che presenta nel sostenere l’attenzione e la motivazione degi studenti.

Il Telegiornale in Classe: Un esempio di Nuovi Media applicati alla didattica
Andrea Romanazzi

Andrea Romanazzi insegna in un liceo linguistico di Bari. Ha proposto agli studenti di realizzare un telegiornale in lingua francese. Ritiene, infatti, che la scuola deve imparare a comunicare anche attraverso quei linguaggi e dispositivi che sono fortemente radicati nella vita dei discenti.
L’attività ha permesso di perseguire obiettivi disciplinari e di sviluppare sia competenze digitali sia  competenze trasversali quali, per esempio, il lavoro di squadra.


Presentazioni interattive e multimediali
Fabio Marca

Fabio Marca, docente di filosofia in un liceo lombardo, offre un’ampia panoramica delle varie applicazioni che consentono presentazioni altamente interattive. Non semplici tutorial ma utili e accattivanti descrizioni di come tali strumenti possano davvero migliorare l’efficacia didattica attraverso il coinvolgimento degli studenti fino a renderli autonomi nell’utilizzo di quei programmi,  incorraggiandoli a  diventare loro stessi autori e protagonisti dei loro apprendimenti.


Come ti racconto l’Astrofisica: video  innovativi, realtà virtuale e aumentata
Laura Leonardi, Salvatore Orlando, Laura Daricello

Laura Leonardi, Salvatore Orlando e Laura Daricello lavorano per l’Istituto Nazionale di Astrofisica-Osservatorio Astronomico di Palermo e si occupano, tra l’altro, di  raccontare la ricerca astrofisica in maniera efficace e coinvolgente agli studenti e al grande pubblico con video e con l’utilizzo della realtà aumentata e della realtà virtuale. Nel loro articolo ci descrivono alcuni dei prodotti realizzati.


Film e cortometraggi: strumenti per la didattica contemporanea
Bruna Ramella Pralungo

Bruna Ramella Pralungo è una docente di scuola Primaria in Piemonte che fa un gran uso di video nella sua didattica. Ci propone un breve excursus tra film, documentari e cortometraggi, utilizzabili all’interno di lezioni didattiche relative a varie discipline e conclude che le possibilità forniteci dalla tecnologia e dalla multimedialità ci permettono di raggiungere tutti gli studenti con i messaggi che vogliamo passare adeguandoli ai vari stili di apprendimento e alle varie forme di intelligenza.


Non solo video: trasformare la visione di un video in un’attività interattiva. Il caso di Nearpod ed Edpuzzle
Jacopo Varchetta

Jacopo Varchetta è insegnante di spagnolo in un istitito secondario della Campania. Nel suo articolo evidenzia l’importanza dei video interattivi e spiega come utilizzare Nearpode e Edpuzzle per rendere interattivi video esistenti.


L’utilizzo dei video nella didattica
Stefania Montesano

Stefania Montesano, attualmente Dirigente scolastico in servizio presso l’USR per la Campania, si occupa di linguistica, pedagogia, glottodidattica, didattica con le ICT e inclusione, da molti anni. Nel suo articolo focalizza l’importanza del canale visivo-iconografico in quanto “uno dei principali canali sensoriali e di apprendimento attraverso cui codifichiamo, organizziamo e attribuiamo significato alle nostre esperienze.”
Un ottimo contributo che orienta ad un uso didatticamente efficace dei video, utilizzati ampiamente nel periodo pandemico ma a volte senza una vera consapevolezza delle loro potenzialità e implicazioni. Anche la dettagliata descrizione del modello SAMR  fa cogliere appieno il senso di cosa significhi passare dalla mera  “sostituzione” di strumenti tradizionali con strumenti  digitali  ad una vera e propria “ridefinizione” del setting di apprendimento grazie a strumenti e  ambienti digitali.


Didattica e multimedialità “Generazione Z”: attori o spettatori? Artsteps: un esempio di best practice
Giuseppe Schiumerini e Florencia Cecilia Ferro

Giuseppe Schiumerini e Florencia Cecilia Ferro, docente l’uno di Geografia, l’altra di Spagnolo, ragionano sulla didattica per la generazione Z: proporre agli studenti il ruolo di spettatori o di attori? E propongono quale best practice un’esperienza in cui gli studenti sono stati attotori protagonisti e hanno realizzato un museo virtuale.


Consigli pratici per scegliere un video didattico efficace
Claudio Dutto

Claudio Dutto, docente di Scienze, è il curatore della newsletter “Prima ora, scienze”.Ci propone una serie di considerazioni relative alla scelta dei video da proporre agli studenti. 


Intelligenze multiple e multimedialità 
Maria Ghirardi

Maria Ghirardi, insegnante, ideatrice del sito PlayAndLearnItalia sull’apprendimento attraverso il gioco e la creatività, esperta di tecnologie per la didattica e Genially Ambassador, ci racconta la suaesperienza con la multimedialità e la multimodalità. “Tutto ciò che impariamo con entusiasmo resta dentro di noi e non se ne va più. Se un video o un contenuto multimediale può permettere ad un bambino di trattenere nella memoria il ricordo di un apprendimento allora quello è il mezzo giusto”. Questo è il suo pensiero e l’articolo che ci propone è anche la testimonianza di come questi ultimi anni abbiano dato la possibilità a ciascuno di mettersi in gioco, di sperimentare cose mai immaginate e di far evolvere progettazioni nuove con nuovi strumenti. 


Strumenti per la didattica multimediale: Flipgrid 
Francesca Palareti

Francesca Palareti, si occupa di formazione, metodologie didattiche, e-learning e comunicazione digitale presso l’Università di Firenze. In questo suo stimolante contributo ci presenta in modo dettagliato le caratteristiche, le funzionalità e le utilità didattiche della webapp FlipGrid vista con occhio attento all’utilizzo in classe. L’articolo comprende anche la descrizione di esperienze didattiche effettivamente svolte con gli studenti, e anche per questo risulta particolarmente utile e  interessante.

COMPETENZE E CERTIFICAZIONI

Competenze digitali di cittadinanza: DigComp 2.2
Pierfranco Ravotto

E’ da poco stata rilasciata la versione 2.2 di DigComp. Pierfranco Ravotto coglie l’occasione per una illustrazione di questo framework europeo delle competenze digitali: aree di competenza e competenze, livelli, conoscenze, abilità e atteggiamenti relativi a ciascuna competenza.


PROGETTI

Progetto EdDiCo
Lucia Coletti

Lucia Coletti illustra un progetto a cui partecipa per conto di Fondazione Politecnico – EdDiCo – che si propone di sostenere docenti e formatori per metterli in grado di identificare il potenziale delle tecnologie disponibili per trasformare e migliorare la propria offerta formativa, di acquisire consapevolezza su quali siano le competenze digitali che dovrebbero apprendere per trarre vantaggio dalle tecnologie e metodologie correlate edi reperire le risorse educative necessarie per acquisire tali competenze.


Un progetto di interesse per gli IT Informatici e SIA: ESSA
Pierfranco Ravotto

Pierfranco Ravotto presenta il progetto europeo ESSA centrato sull’obiettivo di superare l’esistente gap di competenze nel campo delle professioni software. Si tratta di un tema che può essere di particolare interesse per le scuole secondarie ad indirizzo informatico. Il progetto, promosso e coordinato da DigitalEurope con partner di 12 paesi, vede la partecipazione per l’Italia di AICA, ADECCO Group, MODIS e UNINFO.


DALLA RETE

Nuove Tecnologie: educazione al volo, il ruolo della scuola
Giovanni Marcianò, Simonetta Siega

Giovanni Marcianò, DS di Biella,  insieme a Simonetta Siega,  Responsabile del Centro Territoriale per l’Inclusione di Domodossola, ci regala questo interessante contributo sul potenziale rappresentato dallo studio e uso dei droni nelle scuole. L’articolo si apre con un ampio excursus  che documenta come si sia passati negli anni dalla robotica fino ad abbinare “coding” e “robotica” e si arrivi oggi a parlare di “volo stabilizzato”,  un possibile nuovo campo di attenzione per i giovani studenti appassionati di tecnologie innovative, e “spazio aereo” il terreno da esplorare e studiare attivamente 
Vengono riportati i risultati delle prime sperimentazioni avvenute in Scuole di diverso grado, compreso un Istituto Comprensivo, sperimentazioni dalle quali si evince come il drone possa  diventare un ausilio didattico utile ed efficace se utilizzato nel modo corretto, con una metodologia appropriata all’ ambiente scolastico.  


DALL’ESTERO

Co-costruire il futuro: una finestra sul sistema scolastico estone
Carmelina Maurizio

Carmelina Maurizio ci offre un interessante quadro sul sistema scolastico estone e, in particolare, sul ruolo che vi svolge la digitalizzazione.


OPEN

Massive Open Online Courses: potenzialità e limiti di una risorsa (quasi) open
Valentina Goglio 

Valentina Goglio ci fornisce una interessante descrizione dei MOOC e delle loro tipologie. In particolare evidenzia le differenze esistenti tra il modello americano e quello europeo.