Rivista online per la scuola per promuovere l’innovazione nella didattica- ISSN: 2239-6187
 

Un modo migliore per educare a casa i tuoi figli durante questo periodo

di Marc Prensky, marcprensky@gmail.com

Don’t force-feed them at home the same stuff they get in school” 

INCORAGGIA I TUOI BAMBINI A REALIZZARE UN PROGETTO CHE STA LORO A CUORE

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A TUTTI I GENITORI

Come genitore, stai probabilmente lottando, mentre le scuole sono chiuse, con cosa fare ogni giorno per far proseguire l’istruzione dei tuoi figli e, cosa altrettanto importante, cosa fare per renderli felici e tenerli utilmente occupati mentre tu fai le tue cose. Ciò che la maggior parte degli educatori sta dicendo ai genitori è “dare ai figli una versione adattata di ciò che succede a scuola”, comprese le lezioni (online o fatte da te), le esercitazioni (“lavoro a casa”) e le attività suggerite. Ma, come genitore, prima di affrettarti ad adottare una soluzione educativa transitoria – proveniente dalla scuola dei tuoi figli o da altrove – tieni presente che “continuare a fare scuola in modi diversi” potrebbe non essere la soluzione migliore per tuo figlio in questi tempi. In effetti, è molto probabile che non lo sia. Con un po’ di ragionamento e con le azioni suggerite di seguito, puoi fare molto meglio per i tuoi figli, senza stressare eccessivamente te stesso o loro.

Questa, per i genitori, è una grande opportunità di adottare una nuova prospettiva sull’educazione e sul fare scuola a casa

Molti genitori che hanno provato ad insegnare ai propri figli hanno scoperto che non è facile. “Gli insegnanti dovrebbero essere pagati un milione di dollari” ha scritto uno. Ma l’idea che “insegnare” o “scolarizzare” è difficile è assolutamente la lezione sbagliata da dare ai genitori per superare questa crisi. La lezione giusta è che insegnare ed educare i nostri figli è difficile perché ciò che facciamo è inefficace e sbagliato per la maggior parte dei nostri figli. Questo è il motivo per cui la maggior parte dei bambini resiste a quanto gli viene chiesto. Molti insegnanti concordano: “Mi chiedo ogni giorno se ciò che sto dando ai miei figli è veramente quello di cui hanno bisogno”, afferma uno.

Questa crisi è un’opportunità per ogni genitore di fare qualcosa di meglio per i propri figli piuttosto che dare loro lo stesso “MESS” (Math, English, Science, and Social studies) che ricevono ogni giorno a scuola. Pochi bambini hanno bisogno di tutto questo per il loro futuro: facciamo molto per tradizione. Ora, come genitori, possiamo offrire ai nostri figli la possibilità di fare qualcosa di molto più utile e migliore: PROGETTI (E REALIZZAZIONI) DEL MONDO REALE CHE I NOSTRI BAMBINI VOGLIONO REALMENTE FARE. La scuola offre molto poco di questo. “Solo una volta nella vita arriva un progetto scolastico a cui sei realmente interessato”, dice un quindicenne. I genitori hanno ora un’opportunità meravigliosa e inaspettata di dare ai loro figli ciò che realmente vogliono e di cui hanno bisogno. La buona notizia è che qualsiasi genitore può farlo, per bambini di qualsiasi età, senza stressare noi stessi o i bambini stessi.

Il tuo bambino vuole risultati di cui andare orgoglioso e abilità che gli siano utili.

Ogni bambino vuole risultati di cui essere orgoglioso e più abilità che gli siano utili. È solo che ogni bambino deve decidere tale “utilità” per se stesso. La scuola, a causa della sua struttura con un’insegnante per molti alunni, lo decide per tutti: la scuola non può avere un curriculum veramente personalizzato per ogni studente. A casa è diverso. Si può guardare ad ogni bambino individualmente.

Ecco un approccio diverso all’educazione a casa che è migliore per la maggior parte dei bambini e più facile per i genitori.

Trasforma questo momento di permanenza a casa in un’eccitante “vacanza lavorativa” dai compiti scolastici per i tuoi figli, permettendo loro di muoversi in tutte quelle direzioni che la scuola impedisce e ignora.

Il modo migliore per ogni bambino di sviluppare qualsiasi abilità – comprese quelle cosiddette “di base” – è attraverso il desiderio di fare qualcosa che gli sta a cuore. Tu conosci gli interessi di tuo figlio. Quindi, se vuoi incoraggiarlo a leggere, il tuo lavoro come genitore è aiutarlo a trovare nella stampa (offline o online) le cose di cui ha bisogno. Dai a tuo figlio un libro, un articolo, un sito web o una rivista su un qualcosa a cui tuo figlio tiene davvero e che vuole sapere e vedrai che ci sono buone probabilità che lavorerà per ottenere tutte le informazioni che vuole, anche se la scrittura è al di sopra del suo livello di lettura “scolastica”. Quando i bambini sentono il bisogno di riuscire in qualcosa che vogliono fare (ad esempio, giocare ai videogiochi), insegnano non solo a se stessi, ma l’uno all’altro.

NON sto suggerendo che i tuoi figli usino questo periodo solo per migliorare nei videogiochi. Ma il mio consiglio ai genitori è molto diverso da quello della maggior parte degli educatori. Non credo che si dovrebbe far continuare i figli a fare i compiti. Invece, consiglio vivamente ai genitori di rendere questo un momento in cui i vostri figli educhino sé stessi realizzando le altre cose che vogliono. Tutti noi ci auto-educhiamo per raggiungere un qualche obiettivo che ci preme raggiungere: ed è questa la forma di educazione che dura. La motivazione all’auto-educazione è insita in noi al cento per cento. Come genitori, è la motivazione interna che dovremmo incoraggiare nei nostri figli.

L’approccio all’auto-educazione è praticabile da ogni genitore e figlio, nel modo seguente: come genitore, assicurati che tuo figlio emerga dal periodo di permanenza a casa avendo lavorato, principalmente, su almeno un grande progetto – totalmente a sua scelta – su qualcosa di cui è personalmente entusiasta. Come bambino, puoi trovare qualcosa che sei ansioso di mostrare come esempio di ciò di cui sei capace.

Come?

Invece di dire a tuo figlio: “Quello che devi imparare a casa è qualunque cosa i tuoi insegnanti mettono online, o il MESS del curriculum standard, quelle sono le lezioni che devi fare, i tipi di discussioni che dovresti avere, i tipi di argomenti di cui dovresti scrivere”, cercando di insegnare ai tuoi figli tutto ciò che non hanno chiesto, prova invece a dire loro:

“Questa è una vacanza da tutto ciò che non ti piace a scuola. Il tuo lavoro adesso è fare cose che vuoi davvero fare e che ti aiutino a migliorare la tua vita e, se possibile, il mondo allo stesso tempo”.

Chiedi ai tuoi figli di ideare e realizzare un “progetto speciale” durante questo periodo. Chiedi loro di renderlo qualcosa per cui lavorare sia davvero entusiasmante. Di’ loro che non ti interessa davvero quale sia il progetto, purché li motivi a lavorare sodo e porti ad un risultato di cui essere orgogliosi e ansiosi di mostrare agli altri. Di’ loro che i loro migliori ricordi di questo periodo verranno da ciò che creano dall’interno di se stessi con il tuo supporto e la tua guida. Di’ loro che proverai ad aiutare rispondendo a tutte le domande che faranno, ma che è “il loro spettacolo”.

Ogni bambino ha dei sogni, incluso il tuo!

Un bambino può farlo a qualsiasi età? Puoi scommetterci! Non ho mai incontrato un bambino senza sogni, interessi o cose che voglia fare: a volte devi solo scavare per trovarli. Questo è il tuo ruolo di genitore: far emergere ciò che è positivo in tuo figlio. Se mai c’è stato un tempo per farlo, è ora. Ecco alcuni consigli:

  • Resistere a qualsiasi tentazione di “scolarizzare” il progetto o renderlo “abbastanza accademico”. NON cercare di essere un “docente” o di realizzare un progetto del tipo “fare una ricerca”. Questo non dovrebbe essere affatto un progetto simile a quanto si fa a scuola. Resisti alla tentazione di fare tutto tu, anche se vuoi contribuire a migliorarlo. Assicurati che sia “il loro spettacolo”.
  • Il progetto NON dovrebbe riguardare “l’apprendimento” dei tuoi figli, ma il loro realizzare qualcosa. Spiega loro che il progetto deve fare la differenza per almeno una persona al mondo. Alla fine il tuo bambino dovrebbe essere in grado di dire: “Quello non andava bene (o non c’era) prima del mio progetto. Adesso è fantastico. Ecco cosa ho fatto per aiutare”.
  • Assicurati che sia un progetto elaborato dai tuoi figli per soddisfare i loro interessi e desideri. Le scuole in genere fanno “progetti” malamente, perché si sforzano troppo di allinearli ai curricula e agli standard (“PBL”). Di’ ai tuoi figli, in particolare, di NON fare questo progetto come lo farebbero a scuola.
  • Preoccupati molto degli interessi di tuo figlio “al momento”, senza preoccuparti di possibili esigenze future. Mio figlio è attualmente nel settore dell’aviazione; il suo progetto è “ottenere la certificazione come controllore del traffico aereo nel suo simulatore”. Un anno fa sarebbe stato qualcos’altro, e tra un anno sarà probabilmente ancora qualcosa di completamente diverso. Gli interessi e le passioni dei bambini cambiano, spesso rapidamente. Costruisci su ciò che hanno ora.
  • Il tuo ruolo è quello di essere il loro allenatore e dare suggerimenti. È utile all’inizio parlare delle specifiche del loro progetto e definirne le qualità essenziali come: Qual è lo scopo del progetto? Perché? Chi nella squadra fa cosa? Di chi è questa idea? (ricorda, deve essere quello dei bambini!) I progetti sono generalmente realizzati meglio in team: i partner dei tuoi figli in questo progetto possono essere i loro fratelli o amici online, se disponibili. Discuti su come i bambini, i genitori e il team lavoreranno insieme.
  • La cosa più importante che puoi dire a tuo figlio sul progetto è “Sorprendimi!” La mia ipotesi è che, in quasi tutti i casi, rimarrai sorpreso da ciò che i tuoi figli possono fare. Invitali a tenere traccia, in qualche modo, dell’andamento del loro progetto. Discuti periodicamente con loro e incoraggiali. Ma se il progetto è giusto per loro, non è necessario spingerli.

Trovare il progetto giusto

Inizia una conversazione con tuo figlio durante la quale ascolti con attenzione ciò che importa davvero a tuo figlio, i suoi gusti e i suoi desideri in questo momento. In molti casi, basta dire semplicemente che NON è un progetto scolastico, e allora verranno fuori delle idee. Molti bambini hanno già in mente cosa gli piacerebbe fare e stanno solo aspettando di avere il tempo, che gli venga chiesto e che gli venga dato il permesso. Puoi chiedere a tuo figlio:

  • Quali problemi specifici vedi nel tuo mondo (famiglia, locale o globale) che vorresti aiutare a risolvere? (L’attuale crisi potrebbe averli aiutati a chiarire questo).
  • Cosa ti interessa veramente in questo momento della tua vita? (a parte i giochi, gli sport e/o le attività sociali, questi sono un dato di fatto per la maggior parte di loro.) Se dicono di non saperlo, prova un gioco del tipo “Preferiresti?” o chiedi loro “Cosa guardi su YouTube e perché?”.
  • Quale pensi siano le tue qualità e punti di forza? Cioè, in cosa sei veramente bravo? Cosa dicono gli altri di ciò che fai? In che modo sei diverso da tutti gli altri in senso positivo? In cosa vuoi migliorare? Quali attività ti rendono particolarmente felice (di nuovo, al di là di giochi, attività sportive e sociali)? A cosa puoi contribuire in modo unico, personale?

(Se poni queste domande, tieni le risposte da parte come riferimento futuro. Se continui a porre queste stesse domande una volta all’anno, avrai una registrazione della crescita interna di tuo figlio, proprio come la sua crescita esterna è fissata nelle fotografie).

Per ulteriore ispirazione, i tuoi figli possono dare un’occhiata al libro di Ray Kurzweil Danielle (https://amzn.to/2RAfDjo). Oppure vai ai siti Web Design for Change (http://DFCworld.com e http://DesignforChange.us) e guarda i video di centinaia di progetti che i bambini hanno già realizzato utilizzando una semplice metodologia “Feel-Imagine-Do-Share” . Oppure puoi navigare con i tuoi figli il “Better Their World Database of Real-world Student Projects” all’indirizzo http://btwdatabase.org.

La tecnologia non è richiesta

Se i tuoi figli non hanno accesso a Internet o ad altre tecnologie, non preoccuparti. La mancanza di tecnologia o accesso NON è un ostacolo se i tuoi figli sono impegnati nel loro progetto. È la loro immaginazione che conta, e ogni bambino ne ha una. Invece di fare fisicamente qualcosa con la tecnologia, è ancora meglio per tuo figlio pensare a un’idea originale di cui è entusiasta e svilupparla – nella sua mente e sulla carta – in un potenziale prodotto o business plan.

Un esempio

Supponiamo che a tuo figlio piaccia essere un organizzatore. Può contattare tutti i suoi amici per telefono o online e dividerli in gruppi di interesse, quindi aiutare ciascuno di questi gruppi a decidere e realizzare un progetto. È qualcosa per cui i bambini non hanno bisogno né della scuola né di un insegnante per farlo; anzi, sarebbe proprio il tipo di cosa che un compito scolastico potrebbe davvero rovinare. Ma se è una loro idea, allora è diverso. Come loro allenatore, puoi porre domande guida come “Quale problema la tua idea potrebbe aiutare a risolvere?” o “Cosa sarai in grado di fare alla fine che prima non avresti potuto fare? Costruire una squadra? Gestire le persone? Costruire siti Web, app o chatbot? Avviare un’azienda?”.

SINTESI

Come genitore, potresti pensare che tu e i tuoi figli state bene se riesci a far fare loro tutti i compiti scolastici durante questo periodo o alcune lezioni online. Oppure potresti provare a insegnare ai tuoi figli da solo. In ognuno dei casi, stai probabilmente stressando te stesso e loro.

Ma puoi ridurre lo stress, drasticamente, vedendo questo periodo come un’opportunità unica per offrire ai tuoi figli un’esperienza che è improbabile che la scuola possa dare loro. Conosci i tuoi figli meglio di qualsiasi insegnante, e puoi conoscerli ancora meglio ascoltandoli ancora di più. Puoi valutare se tuo figlio appartiene a un gruppo relativamente piccolo che ama il lavoro scolastico accademico (10 per cento? 25 per cento?) O se tuo figlio appartiene a un gruppo molto più numeroso (fino al 90 per cento) che non ama la scuola ma AMEREBBE DAVVERO fare qualcosa a cui è interessato e di cui poter essere orgoglioso e per cui potersi mettere in mostra. Ricorda che il gruppo più numeroso include una grande percentuale dei nostri bambini più intelligenti e di talento, che non sono “accademici”. Potresti essere stato tu stesso in quel gruppo. Ma se anche TU fossi stato uno di quei studenti che godeva e beneficiava di studi accademici, dovresti essere aperto alla possibilità che tuo figlio potrebbe non esserlo.

Cerca soprattutto di aiutare i tuoi figli a uscire da questa crisi con un nuovo senso di forza e fiducia in ciò che possono fare da soli. Cerca di aiutarli ad emergere sentendo che tu, il loro genitore, hai mostrato interesse per le LORO idee, piuttosto che dire loro che dovrebbero mostrare interesse per ciò che TU pensi che dovrebbero fare. Fai sentire a tuo figlio che ha un genitore che lo supporta nella creazione della propria istruzione (e della propria vita) piuttosto che dire semplicemente ciò che tu o gli altri volete per loro. Ciò contribuirà molto ad aiutarli a essere ottimisti nei prossimi tempi incerti: se non sei ottimista sulle loro possibilità di aiutare se stessi, è molto improbabile che lo siano loro stessi. Questo imprevisto soggiorno a casa non deve essere una perdita di tempo o una mancata istruzione per i bambini. Come genitore, hai il potere di renderlo un tipo di esperienza educativa diversa, e migliore, rispetto a quanto la scuola in genere è in grado di offrire. Se ti preoccupi di “compiti scolastici mancati”, ti assicuro che quando tutto questo finirà le scuole riprenderanno da dove avevano interrotto e le università daranno dei bonus. Indipendentemente dal tempo che trascorri, come genitore, incoraggiando le idee dei tuoi figli e lasciandoli fare da soli, ricordati che le cose che sognano saranno più preziose per loro e ricordate molto più a lungo di qualsiasi compito tu faccia loro fare. Ricorda, il bambino auto-motivato è uno di cui non devi preoccuparti che “rimanga impegnato”: ora io e mia moglie dobbiamo allontanare nostro figlio dal suo progetto per essere sicuro che mangi, si eserciti e vada a letto. Facendo ciò che desiderano, con la tua guida, i tuoi figli fioriranno in questo periodo. Qualsiasi bambino che finirà con un grande riassunto circa “quello che ho realizzato durante il periodo del Coronavirus”, quel bambino continuerà a fare molto bene.

Published on April 13, 2020 

Traduzione italiana di Mara Masseroni

Marc Prensky 

(Da Flickr, Campus Party Brasil, By-SA)

Marc Prensky, ideatore del termine “Nativo digitale”, è un oratore e autore pluripremiato di fama internazionale. Ha parlato in oltre 40 paesi, è autore di sette libri ed è stato pubblicato in oltre una dozzina di lingue. Marc si impegna a mettere in grado i due miliardi di bambini del nostro pianeta di migliorare il loro mondo attraverso una nuova educazione basata sulla realizzazione di progetti con impatto sul mondo reale. Marc è noto come uno dei pensatori, nel suo campo, più orientati al futuro e fuori dagli schemi. I suoi molti scritti, interviste e video sono disponibili all’indirizzo www.marcprensky.com

marcprensky@gmail.com