Rivista online per la scuola per promuovere l’innovazione nella didattica- ISSN: 2239-6187
 

EDUOPEN: Verso una Digital Open University Italiana

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo Comunicato stampa

 

www.eduopen.org // learn.eduopen.org

 

Universalità, Inclusività e Formazione Continua. Queste le parole d’ordine della proposta della Rete EduOpen per una Open Digital University Italiana in linea con le migliori esperienze internazionali e con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La proposta è emersa nel confronto tra i Rettori e gli esperti degli Atenei del Network EduOpen che si è tenuto presso l’Università del Salento lo scorso 3 e 4 Settembre.

Attenzione e interesse anche da parte dell’ANVUR, Agenzia Nazionale per la Valutazione dell’Università e della Ricerca.

Presentate anche tutte le novità della versione EduOpen 2.0, attiva dalla seconda metà di Ottobre: accessibilità dei contenuti per i diversamente abili, ambiente multilingue, avvio di una Learning Community, proposte formative per aziende e organizzazioni, formazione continua in medicina oltre a una nuova veste grafica più interattiva e progettata a partire dai dispositivi mobili.

EduOpen, costituita da 17 Atenei Statali Italiani e dalla Rete Universitaria per l’Istruzione e l’Apprendimento Permanente – che ne raccoglie altri 31 -, è la prima rete di Università Statali italiane a erogare corsi MOOCs in formato aperto e gratuito e membro fondatore della European Moocs Consortium.  Al momento conta oltre 42.000 iscritti e pubblica un catalogo con 176 corsi, 21 percorsi, 3 Master Universitari.

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I Rettori e gli esperti degli Atenei aderenti al Network EduOpen – rete universitaria per la Open Education, cui aderiscono 17 Atenei e la Rete Universitaria per l’Apprendimento Permanente – si sono dati appuntamento a Lecce il 3/4 Settembre u.s., presso l’Università del Salento, per il X Workshop di analisi dello stato di progetto e per programmare nuove attività.
Il tema era particolarmente interessante e attuale: ‘Verso la Digital e Open University Italiana’ e ha visto anche la partecipazione del Presidente dell’ANVUR, Prof. Paolo Miccoli, i Rettori dell’Università del Salento Prof. Vincenzo Zara, dell’Università di Modena e Reggio Emilia Prof. Angelo O. Andrisano e dell’Università di Foggia Prof. Maurizio Ricci.
In tutto il mondo sono attive delle esperienze di Open University, che negli ultimi decenni si sono trasformate in Open Digital University, eccetto che in Italia. Inoltre i grandi network di MOOCs (Coursera, FutureLearn, EdX,..) stanno cominciando a offrire corsi accademici veri e propri che portano al conseguimento di un titolo di studio.
In Italia sia per l’esperienza delle 11 (unico caso in tutto il mondo) Università Telematiche sia per una normativa carente e pensata per regolamentare i corsi di studio tradizionali non esiste alcuna proposta di Corsi di Laurea in modalità Open (Aperta) che consenta a chiunque di frequentare i percorsi universitari – anche in forma gratuita – e, possedendo i titoli di accesso, di conseguire la Laurea o la Laurea Magistrale.
La proposta di EduOpen va nella direzione di colmare questo gap. Proponendo Corsi di Studio Aperti e Gratuiti per tutti i cittadini (Universalità) con la possibilità – per coloro che possiedono i titoli di accesso – di iscriversi regolarmente e poter conseguire il titolo di studio finale. Per coloro che non possiedono il titolo invece potranno essere rilasciati delle Certificazioni non avente valore di credito universitario.
L’accesso universale a tutti i cittadini in forma gratuita, inoltre, stimola l’offerta di proposte di Formazione Continua in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
EduOpen si è anche impegnata a rendere accessibili i propri contenuti mettendoli a disposizione in diversi formati generati dinamicamente (testo, audio-descrizione, trascrizione, sottotitoli nei video, …).
Particolare attenzione verrà posta anche nella diffusione internazionale attivando una campagna per la traduzione in Inglese e Spagnolo dei propri corsi.

“E’ una proposta a 360 gradi quella di EduOpen – sottolinea il Prof. Tommaso Minerva dell’Università di Modena e Reggio Emilia, coordinatore del network – che si inserisce nelle più innovative iniziative internazionali. Il piano della competizione è infatti quello internazionale a cui è necessario rispondere con una iniziativa di sistema. Del resto le analoghe iniziative in Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Stati Uniti sono iniziative di sistema e non di singole università, spesso statali. EduOpen già partecipa alle reti internazionali ed è membro fondatore dell’European Moocs Consortium.”
“Con la proposta di Digital Open University Italiana – continua il Prof. Minerva – si possono cogliere contemporaneamente diversi obiettivi: dalla inclusività alla formazione continua, dalla divulgazione scientifica – terza missione delle Università – alla accessibilità per persone con difficoltà o residenti in luoghi remoti o temporaneamente impossibilitate a frequentare (Es. ospedalizzati) pensando di ampliare il numero di laureati del nostro paese. Per fare questo abbiamo però bisogno di normative adeguate e compatibili sia con la tipologia di formazione aperta e digitale sia con il quadro dei competitor internazionali.”

Tutto questo però si ‘scontra’ con l’inadeguatezza normativa e con il tema della qualità della formazione on-line (anche riferito alle Università Telematiche), argomento sviluppato dal Presidente dell’ANVUR, l’Agenzia Nazionale per la Valutazione dell’Università e della Ricerca.

“Il modello AVA (Autovalutazione – Valutazione periodica – Accreditamento), – è la riflessione del Prof. Paolo Miccoli, Presidente dell’ ANVUR – definito dall’ANVUR al fine della valutazione periodica della qualità, dell’efficienza e dei risultati conseguiti dagli atenei e della qualità e dell’efficacia delle attività didattiche delle università,  si basa sulla valutazione del sistema di Assicurazione della Qualità (AQ) di cui ogni ateneo si è dotato. I criteri di valutazione sono definiti in aderenza con quelli presenti nelle Linee guida europee (ESG 2015).

Le ESG sono molto generali e non prevedono specificità per l’educazione a distanza. Le linee guida AVA invece prevedono dei criteri aggiuntivi per le istituzioni telematiche e i Corsi di Studio erogati prevalentemente o integralmente a distanza. A tale proposito, si fa presente che l’ANVUR parteciperà ai lavori del tavolo tecnico, annunciato dal MIUR, sulla revisione dei criteri di accreditamento dei corsi a distanza al fine di rendere le valutazioni da parte dell’ANVUR maggiormente efficaci e utili per il sistema di istruzione superiore a distanza del nostro Paese.

Inoltre, l’ANVUR sta lavorando sul pacchetto di indicatori quantitativi di monitoraggio annuale (scheda di monitoraggio annuale –SMA) al fine di definirne di nuovi e più efficaci per le modalità di erogazione prevalentemente e integralmente a distanza. 

Benché il DM 635/2016 (Programmazione triennale 2016-2018) non preveda la modalità «open» tra le tipologie di erogazione di un Corso di studio e che pertanto allo stato attuale non sono oggetto di accreditamento e valutazione da parte dell’ANVUR, questo non significa che l’impegno dell’Agenzia non sia molto forte sul tema, anzi intendiamo proprio essere Attori insieme agli Atenei e al MIUR, il quale però dovrà necessariamente indirizzare dei finanziamenti ad hoc sull’insegnamento a distanza.”

Tante anche le novità della prossima ‘release’ – EduOpen2.0.

  • Ambiente multilingue in Italiano, Inglese e Spagnolo.
  • Attivazione di una Learning Community in cui si stimola la collaborazione dei propri utenti/studenti per attività di trascrizione e traduzione dei testi e di Peer Tutoring (http://community.eduopen.org).
  • Attivazione di proposte di formazione specifiche per le aziende, le istituzioni formative, le organizzazioni in una ottica di Formazione Continua (http://business.eduopen.org).
  • Avvio di una proposta di Formazione Continua in Medicina in modalità Open (ECM).
  • Attivazione di un repository di Open Educational Resources per la condivisione di contenuti formativi per il riuso e il remix.
  • Avvio della pubblicazione di corsi curribulari per il conseguimento di Crediti Formativi Universitari.
  • Un nuovo portale più dinamico e interattivo e completamente fruibile da dispositivi mobili.

 

Tutto questo inquadrato nel Piano Nazionale per l’Università Digitale.

“In Italia esiste già un Piano nazionale per la scuola digitale, ora è tempo che nasca un progetto gemello anche per le università – ha detto il Rettore dell’Università del Salento, Prof. Vincenzo Zara – Partendo dai punti fondamentali che si intende sviluppare nel Manifesto è possibile tracciare gli obiettivi primari del futuro Piano Nazionale per l’Università digitale. In particolare: innovazione nella didattica, interpretata in un’ottica trasversale che includa anche la digitalizzazione; maggiore inclusività dei percorsi universitari così da colmare il gap nella percentuale dei laureati rispetto all’Europa; maggiore flessibilità dei percorsi in modo da renderli più aderenti alle esigenze del mondo del lavoro; più attenzione alla pressante richiesta di formazione continua. Il passaggio successivo – ha proseguito Zara – è quello di costituire un gruppo di lavoro congiunto CRUI-MIUR che possa essere prodromico proprio alla stesura del Manifesto”.

Il Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Prof. Angelo O. Andrisano, si sofferma sulle potenzialità di tali iniziative sia per il mondo del lavoro sia per l’innovazione didattica delle Università confermando la disponibilità del proprio Ateneo a farsi promotore e guida dell’iniziativa.

“EduOpen può essere il punto di partenza per la costituzione di una Digital Open University Italiana – afferma il Rettore di UNIMORE, Prof. Angelo O. Andrisano – che sia inclusiva, orizzontale e rispettosa delle peculiarità degli atenei che ne fanno parte.  Non una nuova università, quindi, ma un sistema federato cui afferiscono gli Atenei pubblici italiani per generare innovazione e riuscire a competere, tutti insieme, nel panorama internazionale. L’accesso al sistema di formazione universitaria, l’aumento del numero di laureati, la formazione continua durante tutta la vita sono obiettivi strategici che EduOpen si propone di conseguire in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per fare questo c’è bisogno di una normativa adeguata, di un giusto riconoscimento dell’impegno dei docenti e ricercatori e anche di un sostegno finanziario. UNIMORE, insieme agli altri Atenei della rete, ha svolto un ruolo di capofila inter-pares mettendo a disposizione risorse strutturali e professionali e continuerà a farlo perché ritiene questo un progetto di primaria importanza per l’intero sistema paese.”

Settembre 2018

L’Ufficio Stampa